Delegazione di Viterbo - Rieti
Sovrano Militare Ordine di Malta


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Festeggiamenti in onore di Santa Giacinta Marescotti, Patrona della Delegazione Di Viterbo - Rieti.

Domenica 30 gennaio 2022, è stata celebrata a Viterbo la festa di Santa Giacinta, Patrona della Delegazione e Compatrona di Viterbo, nella Chiesa a Lei dedicata. 
S.E. Mons. Lino Fumagalli, Vescovo di Viterbo, nel ripercorrere le fasi salenti della vita della grande Santa Francescana, ha voluto sottolineare la presenza alla celebrazione della Delegazione di Viterbo-Rieti dell’Ordine di Malta con un nutrito gruppo di Cavalieri, Dame e Volontari dei Gruppi ABC: il Presule ha esortato i Giovanniti a continuare l’opera di Santa Giacinta praticando la carità verso i fratelli malati e bisognosi.
Clarice, nata nel castello di Vignanello il 6 marzo 1585 dal conte Marcantonio Marescotti e da Ottavia Orsini, prese i voti giovanissima  presso il monastero di San Bernardino a Viterbo, adottando il nome di Giacinta. Fu però la sua una consacrazione soltanto esteriore: nel chiostro, infatti,  tenne da subito atteggiamenti contrari alla disciplina francescana. Anziché vivere in una cella, si fece arredare un appartamento nello stile delle sue stanze nel castello avito, servita da giovani converse.    
Finché un giorno, mentre era malata gravemente, venne a visitarla un dotto francescano che, appena vide il lusso di cui si circondava, si rifiutò di confessarla rimproverandola aspramente. 
L’evento la trasformò totalmente: accettò la sua condizione indossando una rozza tonaca e chiedendo perdono alle consorelle per il suo comportamento. Andò a vivere in una nuda cella, ornata soltanto di una pesante croce cui si legava. Per Giacinta iniziano  così ventiquattro anni straordinari, dedicati completamente ad aiutare il prossimo. A tal fine creò due confraternite laicali, la prima detta dei Sacconi, era dedita alla cura degli infermi; la seconda, detta degli Oblati di Maria, aveva come missione la cura degli anziani. 
Giacinta morì il 30 gennaio 1640, e subito fu venerata dal Popolo cristiano tra i Santi, in particolare tra quelli che erano stati grandi peccatori, poi convertiti dalla grazia. Il 24 maggio 1807 Papa Pio VII dichiarava Santa Giacinta Marescotti, ”a gran dovizia ricolma dei meriti di accesa carità verso Iddio e il prossimo, di singolare penitenza, e di tutte le cristiane virtù, nonché gloriosa per miracoli”
Al rito, come da tradizione, ha partecipato in rappresentanza dell’Ecc.ma Casa Ruspoli, Donna Giada dei Principi di Cerveteri.