Messaggio per la Settimana Santa del nostro Cappellano Capo Mons. Marco Navoni

Cari confratelli, care consorelle,

normalmente per la preparazione alla Santa Pasqua saremmo stati tutti invitati a partecipare al Triduo presso la nostra chiesa del Fopponino; ci saremmo poi ritrovati per la processione alla Domenica delle Palme in unione con il nostro Arcivescovo mons. Delpini; e il Giovedì Santo, per la messa in cena Domini il Duomo ci avrebbe visto ancora una volta presenti. Quest’anno invece, proprio questi giorni che sono più sacri dell’intero Anno Liturgico, nei quali siamo chiamati a rivivere il mistero della Passione, Morte e Risurrezione del Signore, il mistero centrale della nostra salvezza, ci vedono ancora relegati nelle nostre abitazioni a causa dell’emergenza sanitaria che sta colpendo il nostro Paese (anzi il mondo intero). Siamo tutti consapevoli che nulla può sostituire in pienezza la partecipazione attiva ai riti liturgici; e tuttavia abbiamo anche la consapevolezza che la presenza del Signore si rende efficace attraverso la preghiera personale e la comunione spirituale con i nostri Pastori.

Per questo siamo tutti invitati a vivere i riti della Settimana Santa o con papa Francesco o con il nostro Arcivescovo mons. Mario Delpini (soprattutto per chi vive normalmente la liturgia secondo il Rito Ambrosiano). A tal fine trovate in calce i link che rimandano ai rispettivi orari delle celebrazioni sui diversi canali TV. Proprio la televisione, che nel nostro mondo dell’immagine e dell’effimero, si era trasformata in una fonte di distrazione e spesso di inutilità, in questa situazione di “emergenza religiosa” a causa dell’impossibilità di partecipare personalmente ai riti liturgici nelle chiese, sta diventando uno strumento prezioso per sentirci sempre Chiesa viva, per trovare spazio e tempo da offrire al Signore.

Da parte mia ricorderò tutti i confratelli e le consorelle nella messa che celebrerò nei giorni della Settimana Santa qui in casa: la messa non è mai privata, ma è sempre atto altamente ecclesiale, nel quale si realizza quella comunione di spiriti che travalica spazio e tempo, perché ci mette in contatto con l’Eterno.

Augurarci “buona pasqua” quest’anno ci obbliga a superare la formalità di un augurio che sempre ci siamo ripetuti forse senza sapere che contenuto dare a esso, con il rischio che restassero solo belle parole. Allora recuperiamo l’augurio vero, quello che da sempre caratterizza la liturgia bizantina. Quando al mattino di Pasqua i cristiani di rito bizantino si incontrano non si dicono laconicamente “buona pasqua”, ma si salutano in questo modo: «Cristo Signore è risorto!» - «È davvero risorto!». Ecco il vero augurio pasquale: ripeterci con convinzione il fondamento della nostra fede cristiana che è la Risurrezione di Cristo, la vittoria sulla morte, sul peccato, su ogni forma di disperazione, perché il Signore risorto è sempre con noi!

don Marco M. Navoni


Riti della Settimana Santa presieduti da papa Francesco:
https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/settimana-santa-2020 

Riti della Settimana Santa in Rito Ambrosiano presieduti dall’arcivescovo mons. Mario Delpini: 
https://www.chiesadimilano.it/vivere-la-chiesa/duomo-cattedrale/articoli-duomo/settimana-santa-le-celebrazioni-in-diretta-con-larcivescovo-314897.html