La Casa dei Cavalieri di Rodi

Fin dal medioevo sede dell’Ordine di San Giovanni, è qui che si sono insediati i primi cavalieri dell’Ordine giunti a Roma all’inizio del Duecento, andando ad occupare la chiesa e il monastero dei monaci basiliani sorto nel IX secolo sopra il Tempio di Marte Ultore. L’edificio, che sorge nel Rione Monti, sopra l’area del Foro di Augustoè il risultato di successive stratificazioni e profonde modificazioni che si sono susseguite nel corso dei secoli.
Una delle trasformazioni più significative è quella realizzata negli anni successivi al 1446. È icardinale Marco Barbo, nipote di Papa Paolo II e Gran Priore di Roma dell’Ordine di SanGiovanni, che dopo essersi trasferito nell’edificio, ne promuove una serie di restauri e modifiche. Icardinale Barbo trasforma la struttura in una lussuosa residenza le conferisce l’aspetto che ancora oggi si può apprezzare. Vennero realizzati saloni di rappresentanza affrescati in pieno stile rinascimentale, soffitti in legno, preziose decorazioni e soprattutto la bellissima e ampia loggia ad otto arcate, che oggi offre una vista spettacolare sui via dei Fori Imperiali, la Colonna Traiana, i Mercati Traianei, la Torre delle Milizie, la Torre del Grillosul monumento a Vittorio Emanuele II e su parte di Piazza Venezia.
Nel XVI secolo - con il trasferimento della sede del Gran Priorato di Roma sul colle Aventino -l’edificio venne ceduto alle monache domenicane della Santissima Annunziata che vi instaurarono qui la sede del loro monastero. Questo venne in parte distrutto dalle demolizioni che, all’inizio del ‘900, hanno interessato questa zona, per la costruzione di via dei Fori Imperiali.
Dal 1946 la Casa dei Cavalieri di Rodi è in uso all’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta.
LCasa all’interno ruota intorno a tre saloni principali: la Sala delle Bandiere; la Sala delle Cariatidi e la Sala Bizantina. Decorati con affreschi, i soffitti recano ancora oggi il loro antico e pregiato rivestimento in legno. 
La Sala delle Bandiere - con gli otto drappi che rappresentano l’antica suddivisione in Lingue dei membri dell’Ordine di Malta - è adornata da due carte geografiche, opera del Professor Di Girolamo. Una rappresenta i possedimenti dei cavalieri nel Mediterraneo e l’altra le Isole di Rodi e Malta: i luoghi in cui l’Ordine governò più a lungo.
La Sala delle Cariatidi accoglie la ricostruzione di una parte del fregio marmoreo che doveva decorare il portico del Foro di Augusto: le statue di due Cariatidi (figure femminili usate come colonne), sono inframezzate da uno scudo greco rotondo, con al centro la grande testa di Giove Ammone. In questa stanza è inoltre possibile ammirare l’affresco della Crocifissione proveniente dalla demolita chiesa delle monache domenicane e un camino con la mappa del porto di Rodi.
La Sala Bizantina è adornata con frammenti architettonici di chiese medioevali e affreschi del 1100 della Chiesa di San Basilio.
San Giovanni Battista, santo patrono dell’Ordine di Malta, è dedicata la Cappella al piano terra, ricavata nell’atrio di una dimora di età romana. Le grandi arcate in travertino del cortile di epoca romana dividono oggi la cappella in tre piccole navate.
La Casa dei Cavalieri di Rodi prende il suo nome dal periodo (1310-1530) nel quale i cavalieri dell’Ordine di San Giovanni, dopo aver lasciato la Terra Santa, stabilirono la loro sede di governo sull’isola di Rodi. Prima di diventare cavalieri di Malta, nome con il quale sono conosciuti ancora oggi, i cavalieri erano dunque chiamati cavalieri di Rodi.
La Casa dei Cavalieri di Rodi, oltre ad essere sede della presidenza dell’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta, ospita la presidenza e gli uffici della Direzione Nazionale del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta e quelli della Delegazione di Roma.