Gruppo di preghiera
Orate pro invicem ut salvemini (S. Giacomo Apostolo - c.5.16)
Genova, Cattedrale di S.Lorenzo, reliquario con ceneri e ossa di S.Giovanni Battista;
Genova, Chiesa di S. Pancrazio, reliquiario del Beato Gerardo .
Si è formato a Genova, e si sta diffondendo anche nelle altre Delegazioni, un gruppo di preghiera a distanza allo scopo di assistere spiritualmente i nostri Signori Ammalati impetrando dal Signore la loro guarigione e comunque il sollievo dalle loro sofferenze fisiche e morali, e per pregare gli uni per gli altri .
Intorno alle otto del mattino, ovunque ci troviamo, ci possiamo riunire, con il pensiero, innanzi alla venerata icona della Madonna del monte Fileremo , alle reliquie di San Giovanni Battista nostro Patrono, ed a quelle del Beato Gerardo nostro Fondatore, pregando con la loro intercessione, in forma libera, per il buon esito delle attività dell'Ordine e la diffusione della preghiera comune, per la guarigione dei Signori Ammalati assistiti (anche singolarmente e in famiglia) e dei Confratelli infermi, per le intenzioni personali dei Confratelli riuniti in preghiera, e, anche con la loro intercessione, per le nostre stesse necessità
spirituali e materiali .
Imploriamo anche l'intercessione dei Santi dell'Ordine venerati localmente ( S. Ugo per Genova ), ed invochiamo la tutela ed il patrocinio di Maria, la nostra potente avvocata, venerata con il titolo di Madonna del Monte Fileremo, e, chi può, unisca un'offerta spirituale di buone azioni o patimenti a sollievo della Passione di ns. Signore, e perchè sia alleviata la pena di S. Giovanni Battista nell'imminenza del suo sacrificio.
Il nostro momento di preghiera potrebbe essere preparato con la 'preghiera del cuore'
(Dall'Enciclica Deus Caritas est -19 -).
Siamo incoraggiati dai Regolamenti e Commenti per il nostro Ordine promulgati il 18 febbraio 2011, che, a pag. 48, nei Regolamenti per il Terzo Ceto, raccomandano di mantenere viva " la tradizione di pregare gli uni per gli altri, in particolar modo per i membri e gli amici dell'Ordine che sono infermi o in stato di bisogno o defunti."
Inoltre, a pag 70 - 71 , troviamo: "....Dio ci guida, se lo vogliamo, passo passo verso una vita di preghiera sempre più ricca, finchè un giorno saremo trasformati a tal punto che nel nostro cuore pregheremo incessantemente (1 Tess 5,17). "
Chi ha intrapreso la preghiera comune a distanza preparandola o facendola seguire dalla preghiera del cuore - o desidera farlo - , potrebbe ricevere dal Signore una chiamata ad approfondire il rapporto di orazione.Per interpretare i segni che potrebbe ricevere può essere utile il trattato del Padre Giovanni Battista Scaramelli della Compagnia di Gesu' - Il Direttorio Mistico, Venezia , Simone Occhi, 1765 – in cui questi spiega quali sono i primi passi nella contemplazione mistica, quando questa è ancora indistinta. Il primo è il RACCOGLIMENTO.
Si tratta di uno stato di ripiegamento verso i sensi interni e di distacco parziale da quelli esterni (gli occhi si chiudono, cala l'attenzione ai rumori dell'ambiente, il corpo tende all'immobilità ) raggiungibile con l'impegno personale sorretto dalla Grazia . L'intelletto non è ancora completamente rapito nel divino ed è quindi possibile la preghiera interiore di lode o di impetrazione. Non può dirsi ancora contemplazione vera e propria "ma piuttosto che ne sia un principio, o per dir meglio, che sia una chiamata di Dio alla contemplazione infusa, essendo solito il Signore di incominciare con questi raccoglimenti a destar l'anima, che vuole mettere in stato di elevazione spirituale ... non è questo il grado di contemplazione perfetta in cui deve cessare ogni meditazione, ogni discorso ... vero è che l'opera dell' intelletto in questo tratto deve essere molto parca, molto quieta, molto pacifica, acciocchè non turbi quella serenità e quella pace per mezzo di cui comunica Iddio all'anima grandi beni" manifestandosi nell'intimo dell'anima "per mezzodi una certa luce
Votati alla cura dei malati, impegnamoci spiritualmente nella preghiera del mattino anche nel prevenire le morti, le malattie, le dolorose ferite fisiche, morali, spirituali, portate dai conflitti.
Preghiamo perchè si spengano tutti i sanguinosi focolai di ostilità e di guerra, in particolare quelli legati a motivazioni religiose che in questo momento tragicamente affliggono tante Chiese nel mondo.